Timeo Danaos et dona ferentes

Il pericolo dell’uscita della Grecia dall’euro è stato scongiurato.
Siamo a cavallo! ...di un somaro?

Intanto il somaro potrei essere io perché scrivo senza essere economista né avendo accesso a fonti attendibili. Mi documento leggendo ed ascoltando quando dicono giornalisti, opinionisti e politicanti e ne traggo deduzioni personali e semplici (semplicistiche?) pur tenendo sempre presente che quanto pubblicato e/o dichiarato può essere frutto di disinformazione utilizzata per condizionare i pareri della gente comune come me.
Fatto sta che, se non ho capito male, i Greci non hanno rimborsato 1 o 2 rate di prestiti precedenti ma ieri, all'Eurosummit, Frau Merkel ha annunciato il terzo intervento finanziario a favore della Grecia che ammonta a 82-86 miliardi in tre anni di cui 24 miliardi per il sistema bancario.
Posso capire che si tratti di un tentativo per non perdere tutti i crediti ma l’inveterata attitudine greca a lavorare “artisticamente” sui conti non so quale garanzia possa fornire ai contribuenti europei di vedere restituiti i soldi prestati?
Finiremo col perdere frutto e capitale?
Se “Dopo quasi nove ore di discussioni infruttuose, sabato [11 luglio] la maggioranza dei ministri delle Finanze dell’Eurozona è giunta a una conclusione: Grexit è la meno peggiore delle opzioni rimaste. …”  e  “Il momento in cui la Grecia è più vicina a lasciare l’Eurozona è lunedì [13 luglio] mattina alle 6 …”   cosa è mai successo di così miracoloso perché i governanti europei, arbitri indiscutibili dei nostri soldi, cambiassero completamente opinioni decidendo di prestare altri denari ai Greci ?
I Greci sono cambiati improvvisamente oppure sono altri soldi (nostri) che vengono gettati al vento?

Con la premessa delle dichiarazioni riportate ho avuto la sensazione del tracollo psichico ed economico leggendo quanto detto dal Papa durante il viaggio di ritorno dal Sud America «Mi auguro che trovino una strada per risolvere il problema greco e anche una strada di sorveglianza perche altri Paesi non cadano nello steso problema».
È vero che non si tratta di affermazione ex cathedra ma è altrettanto vero che per l'autorità che rappresenta non può neppure fare affermazioni azzardate od infondate su qualsiasi argomento.
Perché quell'augurio? Quali notizie conosce?

Qui l'augurio dobbiamo farcelo da soli, l'augurio di non perdere altri soldi.
Ma i dubbi sul recupero sono molto forti e me lo ha confermato un servizio trasmesso oggi nell'edizione delle 13,30 da "TGLA7" che è possibile rivedere andando a http://www.la7.it/rivedila7 e cliccando su " Edizione delle 13.30 - 14/07/2015 ".
Il servizio inizia precisando che la quota a carico dei contribuenti della repubblica italiana ammonta al 18% circa degli 86 miliardi vale a dire 15,5 miliardi che divisi tra i circa 60 milioni di abitanti (neonati compresi) fanno 258 euro a testa. Tolti neonati,  esentasse a vario titolo e pezzenti l'importo a carico dei contribuenti sarà notevolmente superiore ai 258 euro.
Dopo questo incipit segue un crescendo rossiniano di devastanti considerazioni.
Suggerendo l'ipotesi che il "prestito" degli italiani ai greci potrebbe in prospettiva essere un fruttuoso precedente perché “ … del resto tra qualche anno luce potrebbe succedere anche a noi, non si sa mai, allora quel che ora si dà poi torna. " il giornalista prosegue dicendo che "La Grecia però ci è già costata molto, soldi che probabilmente, invece, non torneranno mai. Mai tutti, almeno. Il ministero dell’economia ha riferito ufficialmente di una esposizione da circa 36 miliardi di euro. In verità, secondo alcuni analisti, alla cifra andrebbe aggiunto il prestito bilaterale del 2011 per circa 10 miliardi di aiuti concessi tramite la Banca Centrale Europea di cui l’Italia è la terza azionista.” “… la parcella, tutto compreso, cresce allora considerevolmente fino ad oltre 60 miliardi di euro.
E comunque qualche dubbio sulla determinazione dei greci ad onorare i debiti pare possa essere avanzata visto che "... la Grecia, oltre ad aver saltato la prima rata con il Fondo da oltre 300 milioni oggi non ha pagato nemmeno la seconda da oltre 400 ...".

Caro lettore, a questo punto probabilmente sarà un po' preoccupato.
Ma nooooo, non c'è motivo perché dopo il servizio la giornalista riferisce che il portavoce del Dr. Padoan Pier Carlo, attuale ministro dell'economia e delle finanze, ha dichiarato che l'eventuale finanziamento alla Grecia non comporta alcun esborso per quanto riguarda l'italia.

Detta così significa che i contribuenti sono in una botte di ferro

... piena di m.r.a!

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Persone in questa conversazione

  • Ospite (Berto)

    Un sacco di belle domande. Ad un paio risponderei così:

    Cos'è successo di così miracoloso ? Niente, solo che se fosse saltata la Grecia sarebbe saltato pure l'Euro

    I Greci sono cambiati? No. Sono gli stessi di sempre; inaffidabili ed inefficaci. Del resto, prima o poi, qualcuno dovrà spiegare come mai in 5 anni hanno preso oltre 300 mld di euro e sono sempre in bolletta.

    I nostri soldi sono persi? Sicuramente. Tempo poco la Grecia sarà di nuovo daccapo, l'Euro in bilico, l'Italia sull'orlo del fallimento. Catastrofismo a buon mercato? Ricordo che a Londra non è ancora stata ritirata la predizione che il Belpaese fallirà nel 2019 ( anzi è sempre valida) e che a Bruxelles tale affermazione non è mai stata smentita.

    Che si riferisse a questo il Papa?

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  • Ospite (Marco)

    Non ho mai capito bene questa storia della Grecia. Il mio consulente bancario dice che se la Grecia fosse situata altrove sarebbe già fallita, ma invece si trova in una zona strategicamente molto rilevante per gli interessi occidentali e degli U.S.A in particolare. Non so se i greci siano davvero così importanti. Lo fossero, allora perchè gli U.S.A. non se la annettono la Grecia? Vuoi mettere lo chic di un Achille a stelle e strisce. Oppure lo charme di un Omero tutto americano? Oppure se la comprano. Per la sicurezza dei nostri confini dovremo mantenere per sempre i greci?

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  • Grazie per i vostri commenti.
    @ Berto
    La previsione sul 2019 è davvero preoccupante ma, purtroppo, deve essere nota a poche persone se non se ne parla come sarebbe il caso di fare.
    Oppure non se ne parla deliberatamente per non suscitare una rivolta, sempre che gli italiani ne abbiano lo spirito per attuarla?
    Potrebbe davvero essere che il Papa si riferisse a questo scenario.
    È vero che la Chiesa è una “multinazionale” ma in caso di fallimento della repubblica italiana lo Stato del Vaticano, per la sua posizione geografica, si troverebbe in una situazione molto critica quantomeno per le implicazioni economiche e sociali.

    @ Marco
    La considerazione del consulente bancario mi pare plausibile.
    Qualche tempo fa avevo letto che Barack Obama invitava gli stati europei a trovare un accordo con i greci. La sua iniziativa mi era sembrata “strana”.
    Escluso che lo abbia fatto per improbabili ascendenze elleniche il motivo non poteva che essere politico, cioè evitare che la Grecia fosse attirata (meglio dire : si vendesse) dalla non distante Russia modificando gli equilibri economici, politici e militari.

    Un Achille a stelle e strisce ?
    Ottima idea, sarebbe certamente più elegante di Capitan America !
    E chissà cosa ne tirerebbero fuori ad Hollywood ?

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