Strategia è un termine di origine militare che significa condurre operazioni che risultino di vantaggio in un successivo momento, cioè una la condotta generale.
Tattica è un termine di origine militare per indicare operazioni il cui risultato offre vantaggi più immediati.
L'incipit militaresco serve per motivare il titolo di questo articolo. Vediamone il perché.
Il 21 febbraio scorso Genova24 pubblicava un articolo di cui vedete il titolo.
In una certa sintonia logica con i desiderata di allora proprio pochi giorni fa l'assessore regionale ai trasporti -Marco Scajola- ha annunciato che da dicembre ci saranno treni ogni 60' nella tratta Genova-Milano precisando che "pendolari, studenti, lavoratori e turisti" ne trarranno "benefici tangibili".
Pare di dedurne che il piano strategico stia realizzandosi perché si può ragionevolmente immaginare che siano ipotizzati spostamenti "speculari" di pendolari, studenti e lavoratori che abitando a Milano vengano a Genova e che altrettanti Genovesi vadano a Milano. Poiché Milano è un consolidato centro di affari, attività industriali e scientifiche (Università Statale, Politecnico, Università Cattolica, Università Bocconi) questa incrocio di spostamenti sarebbe segno dell'appetibilità di Genova rispetto a quanto offerto a Milano e costituirebbe per entrambe le comunità uno stimolo a migliorare le offerte di lavoro e di studio. In sostanza un spinta emulativa per il progresso culturale, sociale ed economico.
Tutto questo non può fare che piacere e diventa motivo di orgoglio e speranza per i Genovesi. Però, raggiunto il picco dell'entusiasmo, pare prospettarsi qualche grossa delusione.
L'idea dei Governativi di piazzare un forno elettrico a Cornigliano trova l'entusiasta adesione di Bucci (Presidente della regione). La costruzione del forno elettrico significherebbe consolidare sine die il permanere della fabbrica di latta che rappresenta uno spreco di territorio sia per il basso rapporto di addetti per unità di superficie, sia per lo scarso contenuto di sapere in quella produzione, sia per il conseguente modestissimo valore aggiunto. Cioè una miserrima ricaduta su Cornigliano, in particolare, e su tutto il territorio circostante.
Ecco che la visione strategica di cui sopra potrebbe assumere un'altra luce e modificare l'utilità di un treno Genova-Milano ogni 60' magari con il tempo di percorrenza auspicato da Bucci.
Con queste premesse appare chiaro lo scarso appeal culturale ed economico per pendolari, studenti e lavoratori milanesi.
Chi gliela farebbe fare di giovarsi del beneficio tangibile per venire a Genova? A coronare ambizioni di progresso culturale ed economico? Dove? In una fabbrica di latta? In un mega deposito di containers?
Allora il beneficio tangibile ed il trasferimento a Milano in 75' servirà solo ai Genovesi per andare a lavorare a Milano e tornarsene a casa la sera.
Ma chi ha avuto la "fortuna" di pendolare sa che comunque è faticoso e rende il beneficio scarsamente tangibile.
Ecco, allora, la meravigliosa visione strategica. Spostare i Genovesi pendolari, studenti e lavoratori (un po' meno per i turisti) a Milano col conseguente decremento demografico ed invecchiamento generalizzato.
... mentre continuerà a sognare il collegamento aereo diretto Genova-New York.
P.S. Al lettore: se leggendo questo scritto le fosse venuto da pensar male ricordi che ...