Qui una raccolta di articoli sul mondo del lavoro nella nostra Terra.
- Dettagli
- Scritto da Pierluigi Patri
- Categoria: O lòu
É costume consolidato che durante le campagne elettorali i candidati si lancino in promesse ed impegni destinati a cadere nel vuoto.
Non ci stupisce nemmeno più; che piaccia o non piaccia questo è il sistema anche se, guardando i numeri dell'astensione, si tratta di un costume che non piace alla metà circa degli aventi diritto al voto.
In questo sito la questione dello sviluppo economico, culturale e sociale -conseguentemente anche demografico- è stata trattata più volte evidenziando come certe linee siano pervicacemente sostenute a discapito di un complessivo progresso di Genova e del Genovesato.
I frequentatori di queste pagine hanno potuto constatare come non siano mancate le nostre osservazioni critiche per le scelte e le non-scelte delle Amministrazioni in carica che non hanno saputo o voluto (secondo quanto ipotizzato da recenti vicende giudiziare) cogliere "l'attimo" per dare una svolta al tessuto culturale e produttivo.
É notizia di ieri l'incontro che la candidata del centrosinistra -Silvia Salis- ha avuto all'ex-ILVA con la RSU e la CGIL.
All'affermazione di Salis che prospetta lo sviluppo della siderurgia fa eco Andrea Orlando che per ridare qualità al lavoro pensa al rilancio dell'acciaieria immaginando (fantasticando?) che la produzione di latta possa attrarre altre imprese che la utilizzino (per la conservazione delle acciughe? per i barattoli di pomodori?).
Igor Magni ha contribuito -involontariamente- ad evidenziare lo strabismo programmatico tra gli obiettivi dichiarati e le proposte enunciate nell'incontro con la candidata Salis. Infatti il Segretario della Camera del Lavoro di Genova ha -giustamente- evidenziato che la scarsissima attrattiva occupazionale offerta ai giovani fa sì che cerchino altrove soluzioni lavorative.
Peraltro non è neppure ipotizzabile che lo scivolone programmatico della candidata Salis sia stato favorito dal luogo -l'ex ILVA- dell'incontro perchè il giorno prima, nel giro propagandistico in Val Bisagno ha lamentato il lavoro povero a Genova (cioè il motivo evidenziato da Igor Magni per cui i giovani qualificati e con ambizioni di riconoscimenti professionali se ne vanno via) dichiarando che la prossima amministrazione dovrà curare "una proposta di lavoro di più alto livello".
Gentile Candidata, poichè l'Associazione Repubblica di Genova non ha alcuna preferenza partitica possiamo permetterci di invitarLa a chiarirsi le idee : o latta o produzioni ad altissimo contenuto di conoscenza.
Lei, ex atleta, avrà sicuramente adottato il top delle tecniche di preparazione psico-fisica per raggiungere risultati prestigiosi. Veda allora, se diventerà Sindaco, di adottare gli stessi principi per preparare Genova al meglio per la competizione qualitativa allo scopo di offrire ai giovani adeguate opportunità di riconoscimento professionale, quindi anche economico. Servirà, tra l'altro, anche per invertire il trend demografico.
- Dettagli
- Scritto da Caparbia Mente
- Categoria: O lòu
A Genova gli Amministratori, ma non solo loro, hanno una spiccata attenzione sulla Mega-diga, sulle Mega-portacontainers, sui Mega-parcheggi per i TIR come
se la prosperità futura della Città si giocasse tutta su quel tipo di traffico.
Quell'attenzione pare offuschi altri obiettivi certamente più ricchi ed appetibili ma, tant'è, il più importante porto del Mediterraneo (così viene definito) richiede grandi impegni per continuare a primeggiare e portare via traffici marittimi ai porti del nord Europa tramite il corridoio Reno-Alpi (Rfc : Rail Freight Corridor Rhine-Alpine).
Non essendo un esperto di logistica mi sono limitato a pescare alcuni dati con la rete mettendoli insieme con un pizzico di artimetica.
Anno 2024:
- il sistema portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova e Savona) ha movimentato 2.820.000 containers
- il sistema portuale del Mar Ligure Orientale (Spezia e Marina di Carrara) ha movimentato 1.238.258 Teu (riferito a Spezia)
Quindi il totale dei containers movimentati durante il 2024 nei porti liguri ammonta a 4.058.258.
Bene, molto bene, benissimo. Con la megadiga per le megaportacontainers il futuro prospetta numeri ancor più elevati. O no...?
Perbacco, forse no! Perchè, a quanto si legge ->->
E allora? Dove finiscono i sogni genovesi di gloria "containeristica"?
Fine della sezione dedicata a tristezza Genova.
Inizio della brevissima sezione dedicata a Gioia Tauro; brevissima perché il titolo dell'articolo pubblicato a pagina 13 del Secolo di ieri parla da solo.
Qui a lato le considerazioni del Direttore dell'Area Mediterranea Til (MSC) che non lasciano dubbi sull'importanza attuale e le potenzialità di quel porto nella catena logistica della penisola italiana.
A questo punto non ci rimane che porgere un grazie di "quore" ai nostri Amministratori per la loro lungimiranza. Intanto i giovani qualificati gli fanno ciao con la manina mentre stanno partendo per lidi che offrono loro occasioni di soddisfazioni professionali ed economiche.
- Dettagli
- Scritto da Pierluigi Patri
- Categoria: O lòu
Sarete voi, frequentatori di questo sito, a valutare se l'affemazione che fa da titolo abbia ragion d'essere o meno.
In queste pagine se n'è già scritto numerose volte del rapporto tra sapere e benessere economico, sociale ed ambientale. La cultura scientifica e umanistica sono preziosi propellenti per una Comunità che desideri un presente sicuro ed un futuro tranquillo.
Il sapere ha un'effetto trainante su vari campi, direttamente o indirettamente connessi.
200 scienziati riuniti a Genova per un congresso rappresentano un successo anche di immagine che riverbera la nostra Città in ambienti di assoluta qualità e pregio.
Non c'è dubbio che le ricchezze artistiche, culturali e paesaggistiche della Superba, ..."per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”, siano un ottimo biglietto da visita e di richiamo per l'organizzazione di eventi internazionali ma, in questo caso, un'azienda la cui produzione ha un elevatissimo contenuto di sapere -e di valore aggiunto- ha significativamante contribuito alla scelta dalla sede congressuale.
L'azienda in questione è la AGS Superconductors Company cha ha sedi a Genova e Spezia.
A questo punto è inevitabile una domanda netta: alla Città, alla Comunità, porta più ricchezza la produzione di banda stagnata o quella di magneti super conduttori?
Porta remunerazioni più alte, benessere sociale più diffuso, ambiente più gradevole la produzione di banda stagana o di magneti super conduttori?
Il nostro territorio, cosi povero di aree ampie e facilmente collegabili, trova più vantaggio da lavorazioni a basso rapporto di addetti per unità di superficie e basso contenuto di sapere oppure da attività ad alto rapporto di addetti per unità superficie ed elevato contenuto si sapere ?
É stata dibattuta l'ipotesi di un riutilizzo (quantomeno parziale) della grandissima area occupata inappropriatamente dell'ex ILVA a Cornigliano. Perchè non cogliere l'occasione per insediarvi la AGS Superconductors Company e dare il via ad un complessivo e più proficuo utilizzo di quel milione di metri quadrati?
Il valore di quell'area è rappresentato dai vicini e comodi collegamenti stradali, ferroviari, aerei e marittimi; l'insediamento di un'azienda all'avanguardia può essere fattore attrattivo per altre aziende tecnologicamente evolute.
Uno sviluppo di questo tipo rappresenta il giusto risarcimento per Cornigliano che ha sofferto e soffre di una schiavitù siderurgica da oltre mezzo secolo ed i benefici si estenderebbero a tutto il Ponente.
Come già chiarito in altri articoli a proposito dell'ex ILVA la proposta che sosteniamo non ignora le necessità degli attuali dipendenti; le Amministrazioni locali e centrali insieme ai Sindacati possono trovare le soluzioni opportune per il reimpiego necessario a mantenere loro una fonte di reddito.
- Dettagli
- Scritto da Caparbia Mente
- Categoria: O lòu
É notizia di oggi lo sciopero dei portuali americani che sta mettendo in crisi i trasporti internazionali.
Perché quei portuali sono arrivati ad intraprendere uno sciopero così dirompente?
Beh, la retribuzione ne è un punto caratteristico. Ma non l'unico.
C'è grande preoccupazione per il loro futuro: il rischio di perdere il posto di lavoro a causa dell'automazione del lavoro in banchina.
In queste pagine abbiamo avuto già altre occasioni per evidenziare che la gran cassa sull'aumento del traffico di containers come fonte di ricchezza locale legata alla manodopera sia informazione fatua.
Viene il sospetto che sia semplicemente un'iniziativa "pubblicitaria" per far accettare una trsaformazione urbanistica irreversibile tale da lasciare ai Genovesi solamente occupazione di suolo con scarsissime ricadute economiche locali, traffico di TIR e relativo inquinamento, povertà sociale e decadimento culturale. Esattamente l'opposto di quanto ci serve per contrastare tutti i parametri negativi (fuga di talenti, scarse prospettive di lavori gratificanti per i nostri giovani, decremento anagrafico).
Non sto a ripetere concetti già espressi in questo sito (1 2 3 4 5 6 7 8 9) anche perchè la preoccupazione dei camalli statunitensi per l'automazione delle banchine si è già concretizzata in un terminal di Qingdao alla fine di dicembre dello scorso anno: l'automazione consente di cancellare l'80% del personale.
- Dettagli
- Scritto da Pierluigi Patri
- Categoria: O lòu
Evidentemente sì ! Abbiamo ragione a sostenere che i centri di ricerca sono attrattivi per uno sviluppo qualificato.
Sviluppo che fornisca ai nostri giovani le occasioni per realizzare le proprie ambizioni culturali e professionali.
L'abbiamo capito da tempo, tanto è vero che da parecchio in questo sito viene scritto che lo sviluppo di Genova, del Genovesato ed anche oltre dipende dalla localizzazione di centri di ricerca.
Pertanto spontanea ci sorge una domanda.
Com'è che gli Amministratori locali non l'hanno ancora capito?
Come mai sono tanto attenti a programmare l'uso di preziose aree per farne mega parcheggi di TIR?
Perchè l'interesse per un forno elettrico a Cornigliano che è ancora, sfortuantamente, occupata da produzioni povere di sapere ed altrettanto povere di valore aggiunto
L'area ex-ILVA può, deve, essere liberata da una servitù estranea alle necessità del nostro territorio; nella pianura padana, nel Bresciano ci sono fonderie e stabilimenti per la lavorazione intensiva dei metalli. Viene ovvio pensare che un laminatoio per la produzione di banda stagnata abbia una più logica sistemazione in quelle zone.
Lo abbiamo già precisato più volte: va salvaguardata una fonte di reddito per gli attuali dipendenti dell'ex-ILVA di Cornigliano e per loro gli Amministratori locali ed i Sindacati possono trovare le soluzioni idonee.
L'avvocato Matteo Daste dichiara che ci sono aziende ad alto contebuto di sapere disposte ad investire a Genova e sostiene la necessità di incrementare la ricerca applicata (NdR: che è a valle di quella teorica). Allora, cari Amministratori e cari candidati alle elezioni regionali datevi da fare e se non sapete da che parte girarvi per avere le necessarie informazioni potete rivolgervi con facilità al citato avvocato in quanto "ambasciatore di Genova nel mondo".