Qui una raccolta di articoli sul mondo del lavoro nella nostra Terra.
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- Scritto da Pindaro
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"Se l'inventore dell'intelligenza artificiale è un genovese e Genova non lo sa" è il titolo dell'articolo con cui Franco Manzitti informa della presentazione del libro di cui, qui a fianco, vedete la copertina.
Il Genovese è Tomaso Poggio; laureatosi in Fisica all'Università di Genova, insegna al Massachusetts Institute of Tecnology di Boston ed, insieme a Marvin Minsky e a Jhon Mac Carty, è l'inventore dell'intelligenza artificiale.
Qual'è la conclusione (anticipata)?
Il seme era buono ma è caduto in un campo arido mentre un campo fertile ha favorito le condizioni per un turning point, un'idea, una realizzazione che cambierà il futuro in modo impressionante.
C'è da constatare con rammarico che Genova non ha costituito ambiente favorevole allo sviluppo dei suoi studi sul funzionamento del cervello delle formiche tanto che dopo la laurea ha lavorato come ricercatore a Tubinga.
I contadini sanno bene che la preparazione di un terreno propizio alle colture richiede tempo, visione strategica, programmazione, impegno mentale e di risorse.
É evidente che non sia possibile promuovere in poco tempo le condizioni favorevoli per un terreno fertile adatto a richiamare ricercatori e produrre conoscenza ma basterebbe prendere in prestito la mentalità "contadina" per iniziare a programmare quanto necessario a rendere Genova una meravigliosa sede di coltura della cultura.
A Genova abbiamo già qualche "appezzamento di terreno" tale da costituire attrattiva e, qui, sono alla conclusione finale (e volutamente provocatoria) dedicata a chi di dovere: se non ci arrivate voi fatevi aiutare da un "contadino" !
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- Scritto da Pierluigi Patri
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Grazie perchè avete dimostrato di essere capaci ad immaginare un futuro diverso.
In questo sito sono stati pubblicati diversi interventi sull'area ex-ILVA, tutti improntati a proposte di sviluppo che offrano ai nostri giovani occasioni di lavoro economicamente e culturalmente interessanti tali da gratificare le loro giuste ambizioni di progresso sociale cui farà seguito un concomitante miglioramento di cui si gioveranno Cornigliano, il Ponente e tutto il Genovesato.
Le vostre preoccupazioni volte ad assicurare occasioni di lavoro e di reddito per gli attuali occupati sono giuste e condivisibili. Non è difficile immaginare che un serio impegno delle Amministrazioni comunale e regionale renderà possibile trovare le soluzioni adatte. Ne va del benessere diffuso che un riutilizzo oculato e lungimirante delle aree in concessione creerà per i prossimi decenni.
Proporre agli operai ed ai tecnici un "salto nel buio" ha dimostrato il vostro coraggio e la determinazione ad orientare il futuro non solo per i figli degli attuali dipendenti ma anche per i tanti altri che dello S.C.I. di datata memoria avranno, forse, sentito parlarne dai loro padri e nonni.
A questo punto sarà indispensabile che le Amministrazioni facciano la loro parte mostrando la capacità -e la determinazione- di richiamare attività di ricerca e di produzione ad altissimo contenuto di sapere perché è il sapere che genera benefici sociali anche per coloro che non ne sono coinvolti direttamente.
Se le aree che saranno liberate in seguito alla revisione dell'accordo di programma fossero utilizzate per i containers e/o un megaparcheggio di tir la vostra iniziativa verrebbe vanificata e la colpa ricadrebbe solo su coloro che, avendone la possibilità, non avranno utilizzano un'occasione d'oro.
Ulteriori spazi dedicati ai traffici containers significa impoverire la comunità per la modesta ricaduta economica, l'utilizzo povero di spazio prezioso, la confusione e l'inquinamento creato da quel tipo di attività mentre la ricchezza vera -quella milionaria- prodotta dalla logistica finirebbe a Ginevra (MSC), Amburgo (Hapag Lloyd) e Singapore (PSA).
Zêna a l'ha za dæto !
Fate la guardia e l'Associazione Repubblica di Genova è pronta a ringhiare insieme a voi e, nel caso, a mordere.
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- Scritto da 4/3πr3
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Il Sindaco Bucci dimostra di essere persona volitiva ed amministratore determinato nonostante gli ostacoli che incontra nell'iter per il trasferimento dei depositi chimici (altrimenti detti "petrolchimico") da Multedo a San Pier d'Arena.
Lui e la sua Giunta fanno quadrato e non demordono di fronte alle proteste di molti Sampieradrenesi, alle osservazioni tecniche, all'avocazione della pratica V.I.A. da parte del Ministero dell'ambiente, ai ricorsi di operatori portuali ed alle proteste dei camalli.
Il Sindaco ha deciso di sensibilizzare il Ministero tanto che intende parlarne direttamente con Gilberto Pichetto Fratin per interessarlo alla pratica. In fondo «...si tratta di un adeguamento tecnico-funzionale», niente di più. Diàmine!
Avanti coraggiosamente con un'impressionante spinta al fare quasi ci fossero motivazioni "intime" al di là di quelle ufficiali.
Ce ne fossero di sindaci così impegnati a mantenere traffici commerciali per non far perdere ricchezza alla città amministrata e, soprattutto, ai diretti interessati!
Peccato, e c'è da rammaricarsene profondamente, che non dimostri altrettanta costanza, determinazione ed interventismo per realizzare un progetto di progresso che risarcisca Cornigliano di quanto sofferto in oltre 50 anni di "schiavitù" siderurgica.
Lì, nella grandissima e preziosa area dell'ex-ILVA, Bucci ha la possibilità di concretizzare una "rivoluzione" concettuale che trasformi radicalmente il futuro di Cornigliano, del Ponente e di Genova.
Lì, insediandovi centri di ricerca e di produzioni ad altissimo valore aggiunto, c'è la chiave per aprire un futuro ricco di occasioni per i nostri giovani, per fornire loro la possibilità di arricchimento culturale, professionale, economico. Per frenarne l'esodo ed incentivare il ritorno di coloro che hanno scelto di costruire altrove il loro futuro.
Il Sindaco non ci pensa? Si limita a disquisire sull'andamento demografico basandosi sulle utenze dei cellulari quasi fosse la prova regina per esorcizzare il decremento della popolazione, in particolare dei giovani?
Perché tanto impegno nel difendere depositi di toluene, xilene, altri aromatici, acetati, chetoni, alifatici, alcoli, ftalati, glicoli che non rappresentano alcun decisivo valore aggiunto per la comunità?
Ha mai manifestato attenzione al miglioramento delle condizioni logistiche per attività tecnologiche di prestigio che troverebbero ulteriore spunto di espansione nella competizione internazionale? Perché non segue il filo, non quello di Arianna ma quello della superconduttività ?
Cosa la distoglie? Intime considerazioni filosofiche o considerazioni di altro tipo? Un Sindaco così determinato e coraggioso perchè non ci rende edotti? Perchè?
Vien da pensare.....
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- Scritto da Pierluigi Patri
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Sì, questo è il rischio!
Martedì 23 u.s. Il Secolo XIX ha pubblicato l'articolo dal sottostante titolo
Al recente Adriatic Sea Summit il dott. Zeno D’Agostino -Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (cioè Trieste)- ha espresso varie considerazioni, anche sul porto di Genova.
Da tempo le pagine di questo sito ospitano interventi critici sugli utilizzi che gli amministratori genovesi intendono fare sia delle aree dal consolidato utilizzo portuale che dell'area ex-Ilva di Cornigliano.
Utilizzare gli spazi che potrebbero essere liberati dalla servitù siderurgica per sistemarvici containers rappresenta uno spreco di superfici preziose per la loro centralità rispetto agli istituti di ricerca esistenti ed alle vie di comunicazione (aeroporto, ferrovia, autostrade).
Gli interventi cui ho fatto cenno sono stati elaborati da simpatizzanti senza esperienza diretta nel campo dei traffici marittimi ma redatti utilizzando "triangolazioni" sulle informazioni fornite dai mezzi di comunicazione e tenendo presente due parametri:
1- alto rapporto di addetti per unità di superficie
2- attività ad alto ed altissimo valore aggiunto
cioé un utilizzo intensivo che favorisca un diffuso sviluppo culturale, economico, sociale ed ambientale della Città.
É certo che i containers non soddisfano i parametri di cui sopra ma sono a portata di mano e consentono agli Amministratori di mostrare all'opinione pubblica un rapido risultato mentre pianificare insediamenti di ricerca e di produzione hi-tech è lavoro più lungo e meno appariscente.
Ma sarà mica che la gatta frettolosa fa i gattini ciechi ?
"... ma quando i container non esisteranno più, cadranno tutti dal pero."
Lo ha detto il dott. Zeno D’Agostino. Considerata la sede ed il ruolo ricoperto pare di poter escludere sia stata solamente una battuta provocatoria.
Chissà cosa hanno pensato i genovesi?
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- Scritto da Caparbia Mente
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...per un’idea tarda.
Sembra passata un’era geologica da quando il Sindaco Bucci parlava di un volo diretto tra Genova e New York (novembre 2019) come segno di un nuovo ruolo della Città proiettata verso un futuro di successo.
Gli era chiaro non fosse una cosa semplice perché un'idea del genere deve essere supportata dalla richiesta del mercato legato non solo al turismo ma, soprattutto, al mondo dell'economia e della conoscenza.
In quella spinta di progresso e di recupero di un prestigioso ruolo per la Città deve essersi inceppato qualcosa se siamo arrivati al punto di proporre l'uso a fini abitativi dell'edificio della Lavanderia italia in Porto.
Ma fosse solo quello potremo pensare ad un inciampo "sulla via del Waterfront di Levante".
Invece no! L'appiattimento progettuale, l'ictus propositivo, trova ulteriore conferma dall'articolo pubblicato su "Il Secolo XIX" di oggi.
In 3° e 4° colonna si legge la dichiarazione di Falteri Davide, consigliere delegato dal sindaco Bucci ai nuovi insediamenti industriali, in cui sostiene che "La richiesta di Csm-Gmt invece è completa [N.d.R. rispetto a quella contemporanea di Cosco] e ben si inserisce nella nostra visione, che non è quella di contrapporre la logistica alla politica industriale siderurgica. ... [per la] crescita di una logistica qualificata.".
Ecco il progresso che viene prospettato a Cornigliano, al Ponente ed ai Genovesi giovani : containers, containers, containers.
Così progettando gli Amministratori locali credono di prospettare ai giovani un futuro appetibile, ricco di riconoscimenti professionali e soddisfazioni economiche? Pensano davvero di incentivarli a restare in questa miseranda città?
In questa landa pare sopravvivano solo individui incapaci di far arrivare agli amministratori il loro dissenso in modo fortissimo e chiarissimo.
Genova Superba? La festa della Bandiera? Questa città di zombi è destinata a diventare un fantasma geografico buono solo per stiparci containers, parcheggiarci TIR e fabbricare latta.
Volo Genova-New York?! Mi scappa da piangere.