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Russia e referendum di annessione.

Dettagli
Scritto da Alessandro De Stefanis 1826-1849
Categoria: Politica
Pubblicato: 01 Ottobre 2022
Visite: 454

Ci avete fatto caso?

La stampa esprime in modo generalizzato la condanna verso la Russia definendo farsa i referenda ed illegali le annessioni proclamate ieri da Putin.

Mi ha fatto piacere leggere queste condanne e mi ha incoraggiato!
Mi fa fatto piacere perchè il mio pensiero è andato al Congresso di Vienna del 1814-1815 dove è stata arbitrariamente decisa l'occupazione della Repubblica di Genova da parte del regno savoiardo.
Qualcuno potrebbe obiettare che era stato deciso da un consesso internazionale (un po' come l'ONU).
Non è il numero a rendere legale un arbitrio: se in dieci decidono di depredare uno la loro decisione è giusta? Diventa legale perchè sono in 10 contro 1?

I referendum farsa: nella stampa "libera" italiana c'è qualcuno che ha ricordato i referenda (definiti plebisciti) tenuti negli Stati preunitari con percentuali curiosamente bulgare a favore dell'annessione al regno savoiardo ?

Talvolta pare che l'informazione "libera" sia un po' come lo scroto : si può tirarla per il verso che viene meglio.
D'altra parte dire che il re è nudo costituisce sempre eresia ed i giornalisti "tengono famiglia".

Pe Zêna e pe Sàn Zòrzo !

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Latta, sempre latta, fortissimamente latta ...

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Scritto da Caparbia Mente
Categoria: O lòu
Pubblicato: 26 Settembre 2022
Visite: 471

...to be tomorrow or to be one century late?

Non è un dilemma dalla drammaticità amletica; per noi la risposta è tanto semplice quanto immediata. Però c'è qualche manager che dimostra una chiarezza di idee pari alla scioltezza nella trattazione dell'argomento.

Un video prodotto da Gedi in collaborazione con Leonardo illustra i materiali del futuro e ci è venuto spontaneo il confronto con la latta.

Altrove è chiaro che "...chi gioca d’anticipo ha un vantaggio competitivo..." mentre a Genova sprechiamo 1.300.000 metri quadrati per una lavorazione obsoleta, di retroguardia, con un contenuto di conoscenza risibile e scarsissimo valore aggiunto.

Se si vuole dare a Genova ed alle aree circostanti un vantaggio competitivo (cioè ricchezza culturale ed economica quindi anche ambientale e sociale) gli Amministratori devono darsi da fare per promuovere l'insediamento di attività di ricerca e produttive ad altissimo contenuto di conoscenza perché congrue con l'orografia della nostra Terra in cui gli spazi sono modesti ed ottenuti con fatica in un continuo lavoro sulla natura.
Quindi non possiamo sprecarli e vanno valorizzati al massimo facendo leva anche sul clima e la bellezza del territorio.

Chi punta ad ingessare la situazione -per miopia, per interesse clientelare, per mantenere le proprie posizioni di rendita- impedisce il miglioramento complessivo e deve essere additato come responsabile dell'impoverimento generalizzato che porta solamente degrado soprattutto per le generazioni più giovani.

Genovesi, non fatevi mangiare il belino dalle mosche bianche !
Fatevi sentire, se non per voi fatelo per i vostri figli e nipoti !
Perché i nostri giovani non siano costretti ad andarsene per poter lavorare, per sviluppare le proprie attitudini, per poter raggiungere le mete cui ambiscono !

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Fucilate gli Ammiragli

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Scritto da la Redazione
Categoria: Biblioteca
Pubblicato: 20 Settembre 2022
Visite: 461

Fucilate gli Ammiragli

Conoscere gli antecedenti storici serve a capire i motivi per cui, oggi, le cose vanno in un certo modo.

Conoscere consente l'analisi; è una procedura valida per moltissimi, se non tutti, gli aspetti relativi al funzionamento di una comunità o l'insieme di più comunità.

Nella sostanza la conoscenza consente di elaborare post-concetti. Cioè : constatato il riproporsi di certi meccanismi è lecito  elaborarne deduzioni che se non hanno una precisione matematica riescono, però, a raggiungere una significativa probabilità di fornire indicazioni congrue.

Questo libro serve a capire come -a quel tempo- ha funzionato il sistema Italia ed importa relativamente che allora ci fosse una dittatura il cui scopo, con una retorica ben distante dalla realtà delle cose, era mostrare efficienza ed efficacia di un sistema organizzativo, operativo e decisionale che alla prova dei fatti si dimostrò un colossale e tragico fallimento.

Nelle prime pagine il libro tratta episodi e vicente avvenute nel Mar Egeo relative alle conseguenze della resa dell'8 settembre 1943 e ne motivano il titolo : la fucilazione degli ammiragli Inigo Campioni e Luigi Mascerpa avvenuta a Parma il 24 maggio 1944 per sentenza emessa dal Tribunale speciale di quella città.

Come da sottotitolo l'Autore illustra ed analizza un corposo e particolare aspetto che ha contribuito a determinare  le vicende europee della 2° Guerra Mondiale: la regia Marina.
Invidie, rivalità, timori, scarso coordinamento interforze, penuria di combustibile ma abbondanza di ammiragli ne costituivano "l'armamento".
Pertanto non stupiscono i "brillanti" risultati conseguiti nei primi nove mesi di guerra:
● 9 luglio 1940, Punta Stilo : la regia Marina pur essendo in condizioni estremamente favorevoli mancò di conseguire risultati decisivi nei confronti della Royal Navy.
● 11-12 novembre 1940, porto di Taranto : nella notte gli aerei inglesi della Royal Air Force attaccarono la flotta della Regia Marina italiana ormeggiata in porto riuscento ad infliggere importanti danni.
● 9 febbraio 1941, Genova : la Royal Navy bombardò indisturbata la Città, in mezz'ora vennero sparati 1401 proiettili di cui 273 da 382 millimetri. Terminata l'operazione le navi inglesi indisturbate rientrarono a Gibilterra.
● 28-29 marzo 1941, Capo Matapan : nello scontro tra regia Marina e Royal Navy i britannici conseguirono una netta vittoria infliggendo gravi perdite al nemico. Lo scontro evidenziò l'inadeguatezza della navi italiane nei combattimenti notturni.

Le ardite imprese di pochi uomini coraggiosi e determinati non hanno potuto, ovviamente, compensare le profonde carenze generali nè incidere sulla mentalità della casta militare e politica.

Pagine 368
Il volume recensito, stampato nel maggio 1990, ha il N° 1447

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Milano : incendio di un impianto per il recupero e smaltimento di rifiuti pericolosi

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Scritto da Pierluigi Patri
Categoria: A ciassa do paize
Pubblicato: 07 Settembre 2022
Visite: 428

Da oltre 20 anni sosteniamo la soluzione sotterranea per localizzarvi impianti a rischio e più volte ne abbiamo scritto in questo sito.

Incendio in un impianto che si occupa di recupero e smaltimento rifiuti pericolosi 2022 09 07

È di oggi la notizia che a Milano un incendio sta divampando in un impianto che si occupa del recupero e smaltimento di rifiuti pericolosi.

La situazione è molto grave perchè stanno bruciando decina di migliaia di litri di solvente. I rischi più grandi sono due: quello ambientale, perchè la nube di fumo potrebbe contenere sostanze tossiche, ed il possibile coinvolgimento di aziende limitrofe.

È intuitivo che in pianura la sistemazione sotterranea sia molto complessa ma là dove l'orografia facilita questo tipo di soluzione la scelta dovrebbe essere indiscutibile.
In un caso come quello milanese la sistemazione in caverna consentirebbe di "sigillare" -rapidamente ed efficacemente- l'impianto sia contenendo l'emissione di fumi ed inquinanti, sia circoscrivendo l'incendio per evitare il propagarsi del fuoco.

Va tanto di moda la politica "green" allora perchè i Consigli di competenza (regionale? comunali?) non elaborano ed approvano una legge che imponga questa scelta di sicurezza a tutela dell'ambiente e della salute?

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Franco Bampi
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