Nuova naftalina

2024 01 19 economia lavoro Liguria netto incremento dei lavoratori stranieri analisi CGIL TITOLO Il Secolo XIXL’Ufficio economico Cgil di Genova e Liguria ha elaborato uno studio su dati Inps da cui si rileva che tra gennaio e settembre 2023 i nuovi assunti in Liguria sono stati 168.530, il 40% dei quali sono persone nate all'estero; circa 53.000 di loro (cioè il 32%) non sono comunitari.
Dato la consistenza percentuale si tratta di «Numeri che raccontano il motore sempre più a trazione straniera per il lavoro, in Liguria.».

Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria annota che «All'architrave sempre più portante di questi lavoratori si somma, al contempo, una denatalità della nostra regione che preoccupa e una fuga dei nostri giovani che vanno a studiare e lavorare altrove...» ed evidenzia che «In una stima per difetto possiamo comunque dire che c’è almeno un 10 per cento da sommare al 32 per cento di non comunitari restando, ripeto, ben sotto alle cifre effettive. Siamo,quindi, quantomeno già al 40 per cento.».
Inoltre il segretario fa una puntualizzazione: «… la [loro] presenza più massiccia è nel settore della ristorazione e del turismo, proprio uno degli assi portanti della nostra regione...».
I dati di cui sopra danno da pensare e sono sale sulle ferite per argomenti già trattati nelle pagine di questo sito.

Le "ferite" cui mi riferisco sono:
Ä la "sordità" degli amministratori pubblici verso le ovvie necessità -presenti, prossime e future- della nostra Comunità stante i fattori di crisi (il decremento demografico, rilevato anche dal segretario Calà, è la cartina al tornasole)
Ä la loro "cecità" ai segnali sempre più evidenti degli àmbiti cruciali per sicurezza e benessere diffuso della nostra Comunità

Certo, i nostri Amministratori non possono capirsene di tutto anche perché nessuno, io compreso, se ne capisce di tutto.
Quindi c'è bisogno di consiglieri esperti e lungimiranti che siano in grado di proporre orientamenti ed azioni che "anticipino" gli sviluppi tecnologici futuri.
A questo punto è necessario che il Sindaco fornisca un chiarimento lessicale a proposito di "Consigliere delegato in materia di nuovi insediamenti aziendali sul territorio.".

Quel "nuovi" significa innovativi, "futuribili", in sintonia con gli sviluppi tecnologici che sono alla porta e che saranno protagonisti dei prossimi 50 anni?
Oppure sono "nuovi" perché semplici aggiornamenti di vecchie soluzioni?

Non c'è dubbio che il Dr. Davide Faltieri sia persona capace e molto attiva in diversi campi; per capirlo basta leggere la sua pagina online e quella su Facebook.
Anche la sua presenza sociale e comunicativa chiarisce l'attenzione che presta ad un'area di particolare interesse per le sue attività.
Tutto questo è perfettamente legittimo ed apprezzabile ma mi pare che le idee sull'uso dell'area ex Ilva, cioè logistica e megaparcheggio per i TIR, emerse sino ad ora rientrino in un ambito per niente innovativo in cui la città ha già dato molto -troppo-  e non propongano alcuna novità  ma solamente odore di naftalina giusto per conservare i vecchi "vestiti".

Signor Sindaco, cosa intende per "nuovi"?
"Nuovi" (cioè altri) camerieri? "Nuovi" (cioè altri) camion? "Nuovi" (cioè altri) containers?
Oppure Nuovi (cioè pronti alle tecnologie di domnani) tecnici? Nuovi (cioè al passo col futuro) insediamenti? Nuovi (cioè arricchimento dell'esistente) centri di ricerca?
Banalmente si tratta di "declinazioni" opposte dello stesso ternime.
Qual'è la Sua, Signor Sindaco?

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